martedì 24 luglio 2018

DISPOSITIVI MEDICI: DEFINIZIONE DI MECCANISMO D’AZIONE


DISPOSITIVI MEDICI: DEFINIZIONE DI MECCANISMO D’AZIONE

Luca Martinelli 
Pubblicazione del 24 luglio 2018


1-PREMESSA
Il “Meccanismo d’azione” rientra nelle voci da descrivere nella documentazione tecnica obbligatoria per i dispositivi medici. Molti operatori economici dichiarano di non sapere cosa sia o cosa si intenda per meccanismo d’azione.

2-MECCANISMO D’AZIONE
Non esiste una definizione normata o legale di meccanismo d’azione.
Ci sono state varie proposte di definizione ma a tutt’oggi non ve ne sono di ufficiali.
Il meccanismo d’azione spiega il principio di funzionamento del dispositivo, che è cosa diversa dall’effetto che produce, e si riferisce alla natura dell’interazione che ha con le strutture fisiologiche del corpo umano con cui esso viene in contatto; rappresenta cioè quello che avviene prima dell’effetto del dispositivo.
Il meccanismo d’azione di un prodotto è un processo che caratterizza l’interazione tra prodotto e organismo;
L’effetto è l’insieme di risultati osservati come conseguenza dell’azione del prodotto.

3.-DEFINIZIONE DI MECCANISMO D’AZIONE
Con il termine meccanismo d’azione s’intende il meccanismo con cui un prodotto esercita l’azione principale (prevista) cui è destinato (destinazione d’uso).
Quando un prodotto incorpora nei suoi componenti un farmaco per uso umano il meccanismo d’azione diviene l’informazione per eccellenza che permette di stabilire se il prodotto è classificabile come dispositivo medico o come farmaco.

L’Istituto Superiore di Sanità (Elementi di valutazione e di discernimento tra dispositivo medico e medicinale. Laura Capone, Andrea Geraci, Emiliano Giovagnoni, Roberta Marcoaldi, Giovanna Palazzino 2012, ii, 65 p. Rapporti ISTISAN 12/30) indica e propone questa definizione:
“ Meccanismo d’azione “di prima istanza”: la modalità principale diretta attraverso cui una sostanza interagisce con l’organismo vivente quando entra in contatto con il suo sito d’azione, indipendentemente dalla natura e dall’intensità delle reazioni biochimiche messe in atto dall’organismo in risposta a tale interazione. Tali reazioni infatti costituiscono le conseguenze dell’interazione con l’organismo ovvero il suo effetto e non il meccanismo d’azione “di prima istanza” della sostanza“.
“Il termine “meccanismo d’azione” (prosegue nella pubblicazione l’ISTISAN) è di fondamentale importanza perché su di esso si basa la classificazione di una sostanza quale medicinale o dispositivo medico. Lo scopo di definire il meccanismo d’azione di una sostanza, coniando il concetto di meccanismo d’azione di “prima istanza” è quello di delineare il confine tra azione diretta della sostanza e la conseguente reazione dell’organismo in risposta alla sostanza. Con il termine prodotto si intende la forma commercializzata della sostanza“.

3.1-Meccanismo d’azione principale
Il Meccanismo d’azione principale è il meccanismo responsabile delle sue prestazioni. È  quel meccanismo d’azione necessario e sufficiente al raggiungimento dell’effetto terapeutico rivendicato dal prodotto. In altre parole, se quel meccanismo d’azione non fosse esplicato, il prodotto perderebbe le prestazioni rivendicate. All’effetto terapeutico del prodotto si può affiancare un altro effetto benefico di supporto. L’azione di un dispositivo, perché sia accessoria deve: migliorare le prestazioni del prodotto, ottimizzare la maneggevolezza per l’operatore o per il destinatario, ma non deve essere responsabile dell’effetto terapeutico del dispositivo.

3.2-Definizione del meccanismo d’azione NON farmacologico, immunologico e metabolico.
3.2.1-Meccanismo d’azione chimico:
interazione di una sostanza con altre sostanze presenti nell’organismo in sede extracellulare tale da trasformare le sostanze chimiche iniziali (i reagenti) in sostanze chimiche diverse (i prodotti della reazione), attraverso la formazione di legami diversi tra gli atomi. Rispetto al meccanismo d’azione metabolico, quello chimico non coinvolge reazioni intracellulari. Esempi di meccanismi d’azione chimico sono: reazioni acido base; reazioni di ossido-riduzione; reazioni di chelazione; ovvero sono reazioni che portano ad una trasformazione delle sostanze reagenti in nuove sostanze.

3.2.2-Meccanismo d’azione fisico:
interazione di una sostanza con altre sostanze presenti nell’organismo in sede extracellulare, tale da comportare solo una trasformazione dell’ambiente/materia circostante. Esempi di meccanismi d’azione fisica sono: cambiamenti di stato; effetto osmotico (movimento di sostanze attraverso una membrana per una differenza di concentrazione tra i due lati della stessa); assorbimento (ad esempio muco-adesione/effetto barriera), determinato da semplici interazioni elettrostatiche, quali le forze di Van der Waals; azioni reologiche (variazione della viscosità ambientale); ovvero sono reazioni che non comportano alcuna trasformazione delle sostanze reagenti in nuove sostanze. Nella pratica uno dei meccanismi d’azione più caratteristici dei dispositivi a base di sostanze è la protezione dell’organo bersaglio (gola, naso, occhio, stomaco ecc.), esercitata attraverso l’adesione di una o più sostanze contenute nel dispositivo alle mucose di tale organo.

3.3-Definizione dei meccanismi farmacologici, immunologici e metabolici.
3.3.1-Meccanismo d’azione farmacologico:
Interazione di una sostanza che avviene con un componente biologico (ad esempio un recettore) che determina modifiche dirette e specifiche di una risposta fisiologica.
Interazione mirata e specifica della sostanza con un componente cellulare transmembrana o intracellulare (recettore o altro componente biologico equiparabile) tale da modificare la funzione fisiologica collegata. È importante. notare che questa definizione comprende anche le due successive che ne costituiscono specifici casi quando è coinvolto il sistema immunitario o un processo metabolico.

Si considera che il meccanismo d’azione immunologico e quello metabolico sono due aspetti specifici del meccanismo d’azione farmacologico, in quanto il tipo di interazione tra sostanza e sistema biologico è lo stesso.

3.3.2-Meccanismo d’azione immunologico:
Interazione che porta a conseguenze dirette e specifiche sulla risposta immunitaria, il meccanismo d’azione della sostanza è considerato immunologico.
Interazione della sostanza con recettori, o altri componenti biologici equiparabili, che porta a una modifica diretta e specifica di uno o più fattori che regolano la sintesi, la trasformazione, l’attività, la distribuzione e l’eliminazione di sostanze e/o cellule coinvolte nei processi immunitari innati o specifici. Sono esclusi i meccanismi dell’infiammazione, che si collocano nel meccanismo d’azione farmacologico.

3.4.3-Meccanismo d’azione metabolico:
Meccanismo che porta a modifiche dirette e specifiche sul metabolismo cellulare di base, alterando direttamente un processo chimico.
Interazione mirata e specifica della sostanza con un componente biologico direttamente coinvolto nelle reazioni cataboliche o anaboliche responsabili delle funzioni cellulari di base, comuni a tutte le cellule, quali le funzioni di accrescimento, mantenimento e replicazione, tale da modificare l’inizio, la fine o la velocità di queste reazioni, o coinvolto in reazioni di sostanze endogene o esogene finalizzate alla produzione di energia.

4-CONCLUSIONI
Il meccanismo d’azione di un prodotto è un processo che caratterizza l’interazione tra prodotto e organismo.

L’effetto è l’insieme di risultati osservati come conseguenza dell’azione del prodotto.

Il meccanismo d’azione farmacologico è l’interazione di una sostanza che avviene con un componente biologico (ad esempio un recettore) che determina modifiche dirette e specifiche di una risposta fisiologica.

La definizione del meccanismo d’azione è di fondamentale importanza perché su di esso si basa la classificazione di una sostanza quale medicinale o dispositivo medico. Lo scopo di definire il meccanismo d’azione di una sostanza è quello di delineare il confine tra azione diretta della sostanza e la conseguente reazione dell’organismo in risposta alla sostanza. Con il termine prodotto si intende la forma commercializzata della sostanza.

5.-BIBLIOGRAFIA
1-DIRETTIVA 93/42/CEE DEL CONSIGLIO del 14 giugno 1993 concernente i dispositivi medici;

2-Decreto Legislativo 24 febbraio 1997 n. 46 “Attuazione della direttiva 93/42/CE, concernente i dispositivi medici”;

3-DIRETTIVA 2001/83/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 6 novembre 2001 (e successive modifiche) recante un codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano;

4-DIRETTIVA 2004/27/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 31 marzo 2004 che modifica la direttiva 2001/83/CE recante un codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano (Testo rilevante ai fini del SEE);

5-Decreto Legislativo 24 aprile 2006 n. 219 “Attuazione della direttiva 2001/83/CE (e successive direttive di modifica) relativa ad un codice comunitario concernente i medicinali per uso umano, nonché della direttiva 2003/94/CE”;

6-International Medical Device regulators Forum - Definition and regulation in terms of mechanism of action and intended use - IMDRF-3 / 20 March 2013 /  Dr. Artur Menzel / BAH Germany;

7-DIRETTIVA 2007/47/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 5 settembre 2007 che modifica la direttiva 90/385/CEE del Consiglio per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai dispositivi medici impiantabili attivi, la direttiva 93/42/CEE del Consiglio concernente i dispositivi medici, e la direttiva 98/8/CE relativa all’immissione sul mercato dei biocidi;

8- MEDDEV 2.1/3 rev. 3 – december 2009 - EUROPEAN COMMISSION DG ENTERPRISE and INDUSTRY Directorate F, Unit F3 “Cosmetics and medical devices” - MEDICAL DEVICES: Guidance document - Borderline products, drug-delivery products and medical devices incorporating, as an integral part, an ancillary medicinal substance or an ancillary human blood derivative;

9-Decreto Legislativo 25 gennaio 2010 n. 37 “Attuazione della direttiva 2007/47/CE che modifica le direttive 90/385/CEE per il ravvicinamento delle legislazioni degli stati membri relative ai dispositivi medici impiantabili attivi, 93/42/CE concernente i dispositivi medici e 98/8/CE relativa all'immissione sul mercato dei biocidi";

10-Dispositivi Medici - Aspetti Regolatori e Operativi - II edizione aprile 2010 - Direzione Generale dei farmaci e Dispositivi Medici (Ministero della Salute);

11- Elementi di valutazione e di discernimento tra dispositivo medico e medicinale - Laura Capone, Andrea Geraci, Emiliano Giovagnoni, Roberta Marcoaldi, Giovanna Palazzino 2012, ii, 65 p. Rapporti ISTISAN 12/30;

12- ASSINEWS.it quotidiano assicurativo – Medicinale e dispositivo medico, differenze – dicembre 2010 - Assinform / Dal Cin Editore;

13- Assinews - Medicinale e dispositivo medico, differenze – diembre 2012 (articolo su web);

14-LINEE GUIDA PER LA STESURA DEL FASCICOLO TECNICO DI DISPOSITIVI MEDICI A BASE DI SOSTANZE – Assobiomedica - Finito di stampare nel mese di Settembre 2014;

15-Exper Review of Medical Devices - Insights into the definition of terms in European medical device regulation - Marco Racchi, Stefano Govoni, Adele Lucchelli, Laura Capone & Emiliano Giovagnoni - Pages 907-917 | Received 12 Jul 2016, Accepted 11 Aug 2016, Accepted author version posted online: 13 Aug 2016, Published online: 25 Aug 2016;

16-Regolamento (UE) 2017/745 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 aprile 2017, relativo ai dispositivi medici, che modifica la direttiva 2001/83/CE, il regolamento (CE) n. 178/2002 e il regolamento (CE) n. 1223/2009 e che abroga le direttive 90/385/CEE e 93/42/CEE del Consiglio;

17-MANUAL ON BORDERLINE AND CLASSIFICATION IN THE COMMUNITY REGULATORY FRAMEWORK FOR MEDICAL DEVICES - Version 1.18 (12-2017).







lunedì 9 luglio 2018

AIFA DISPONE IL RITIRO DI LOTTI DI DIVERSI MEDICINALI CONTENENTI VALSARTAN

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha disposto il ritiro di diversi lotti di farmaci a base del principio attivo valsartan. 
È stato infatti riscontrato un difetto di qualità, per cui, come misura precauzionale, l’AIFA e le altre Agenzie europee hanno disposto l’immediato ritiro dalle farmacie e dalla catena distributiva di tutte le confezioni interessate.
I medicinali a base di valsartan vengono utilizzati per il trattamento dell’ipertensione arteriosa e dell’insufficienza cardiaca e nei pazienti che hanno subito un infarto cardiaco.
I pazienti che sono in cura con farmaci a base di valsartan devono verificare se il medicinale che assumono sia presente nella lista dei medicinali coinvolti dal ritiro a scopo precauzionale.