martedì 20 novembre 2012

14 IL TRATTAMENTO DEGLI SPECCHIETTI PER BOCCA



Luca Martinelli



Il trattamento degli specchietti per bocca



Pubblicazione n. 15 - 20 Novembre 2012

(Estratto da "Dispense didattiche per la formazione e l'aggiornamento degli Agenti e Rappresentanti di commercio" - Luca Martinelli - Marzo 1999 - Edizione - ASA DENTAL Spa)


1. Premessa
Strumento relativamente "povero", lo specchietto è uno dei tipici strumenti fragili che crea spesso malcontento e lamentele da parte degli operatori sanitari dentali.




Ad ognuno di noi capita di ricevere reclami su specchietti che si sono rotti, graffiati o semplicemente macchiati irreversibilmente.

Nei controlli effettuati in laboratorio, su specchietti reclamati di varie marche e produzioni, si è evidenziato, con una incidenza del 95%, che i danni rilevati sono imputabili ad un non corretto

trattamento in fase di pulizia e sterilizzazione degli specchietti stessi.



2. Anatomia dello specchietto



Lo specchietto è formato da una cornice in acciaio inossidabile (1), dallo specchio (2), da un cuscinetto, generalmente in silicone (3) che ha lo scopo di non far penetrare l'acqua sotto lo specchio stesso e naturalmente da un gambo filettato (4) per poter porre lo specchietto sul manico.






2.1 Le tipologie

Gli specchietti per bocca più venduti e quindi più presenti negli studi dentistici sono, a prescindere dal tipo di gambo, di due tipi:




1- A riflessione dorsale; (Fig. A)



2- A riflessione frontale. (Fig. B)




Nel primo caso ( specchietto definito “normale” ) abbiamo uno specchio il cui fondo color argento è generalmente ricoperto in alluminio ( deposito superficiale ); in questo caso l’immagine (IM) deve prima attraversare la parte “trasparente” dello specchio (1) per poi essere riflessa dalla base argentea (2).

In questo sistema si hanno delle leggerissime riflessioni latenti (3) provocate dalla superficie esterna dello specchietto, trasparente, che rendono meno nitida l’immagine osservata.




Nel secondo caso ( specchietto definito “rodiato” ) lo specchio ha la sua faccia riflettente (1) proprio sulla superficie esterna dello specchietto.


Si consideri che ad oggi i materiali di deposito superficiale possono essere anche altri rispetti al rodio (Es. titanio).



La faccia esterna dello specchio (2) è infatti ricoperta ( deposito superficiale ) con rodio; questo permette all’immagine (IM) di essere riflessa immediatamente senza riflessioni date dalla



superficie anteposta alla effettiva faccia riflettente.



3. Il trattamento
Dopo ogni uso lo specchietto, così come tutti i dispositivi medici riutilizzabili, deve assolutamente essere pulito e sterilizzato.


Per evitare che lo specchietto si danneggi è opportuno seguire per ogni tipo di procedura alcuni accorgimenti.



3.1 Disinfezione:

Immergere gli specchietti in una soluzione disinfettante idonea a

quell’uso;


Attenersi strettamente alle concentrazioni ed ai tempi di disinfezione indicate dal produttore della soluzione disinfettante.


3.2 Pulizia: 

Dopo la disinfezione sciacquare molto bene gli specchietti residui di soluzione disinfettante;



In caso di residui “resistenti” utilizzare uno spazzolino morbido;



comunque non utilizzare mai strumenti o soluzioni abrasive in particolar modo su specchietti con deposito superficiale (rodio ecc.);



Asciugare perfettamente gli specchietti dopo il lavaggio.



In ogni caso evitare assolutamente l’uso degli ultrasuoni.



3.3 Sterilizzazione: 

Gli specchietti possono essere sterilizzati con più sistemi di

sterilizzazione tuttavia per una maggior durata i sistemi da preferire, quando si può scegliere in sicurezza, in ordine di priorità sono:


Aria calda (180°);



Bollitore;



Sistema chimico;



Autoclave.



Il raggiungimento della sterilizzazione dello specchietto deve essere certa perciò la scelta del metodo di sterilizzazione è da effettuarsi sulla base di questo principio cioè a dire che metodi alternativi ad esempio all'autoclave a vapore saturo devono essere  preferiti solo se vi è oggettiva garanzia di raggiungimento della sterilità che rimane prioritaria rispetto alla salvaguardia della vita (durata nel tempo) dello strumento.



Prima di inserire negli sterilizzatori lo specchietto, questo deve essere assolutamente ben asciutto e privo di residui di soluzioni chimiche od altri residui ; questo per evitare incrinature, macchie o

corrosione.



Non superare mai la temperatura di 200° C.


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