domenica 22 settembre 2013

31 - LA DESIGNAZIONE GRAFICA INTERNAZIONALE DEI DENTI


Luca Martinelli

La designazione grafica internazionale dei denti

Pubblicazione n. 31 - 22 Settembre 2013
Aggiornamento maggio 2016


1 Premessa
Per  identificare e quindi indicare il dente o l’area di riferimento in una diagnosi, un referto, in un documento generale o nel contesto di una procedura operativa, i denti devono essere indicati secondo una designazione grafica univoca internazionalmente riconosciuta.

Un sistema per la designazione di denti o di aree della cavità orale, viene fornito dallo standard internazionale (norma) ISO 3950 (Edizione in vigore ad oggi - maggio 2016) norma, adottata  a livello europeo (EN) e quindi a livello italiano (UNI), che prende  il nome di “Norma europea – UNI EN ISO 3950:2016 - Odontoiatria - Sistema di designazione dei denti e delle aree della cavità orale”.

2 Identificazione ed indicazione del dente e delle aree della cavità orale
Saltando il contenuto della norma, che può essere acquistata presso l’Ente Italiano di Unificazione (UNI), diciamo subito che questa designa denti od aree della cavità orale mediante l’utilizzo di due cifre.

Nella tabella sottostante (Fig. 1) vediamo come la cavità orale ed i singoli denti, sia permanenti sia decidui, vengono identificati.

 Fig.1
Designazione digitale dei denti e delle aree della cavità orale
Digital designation of teeth and areas of the oral cavity

Come è possibile leggere, quattro quadranti identificano le aree che sostanzialmente sono le stesse dove si trovano le emiarcate; 10, quadrante superiore di destra, 20, quadrante superiore di sinistra, 30, quadrante inferiore di sinistra e 40, quadrante inferiore di destra.

I denti seguiranno il criterio “quadrante” e quindi un incisivo superiore di sinistra, che nell’antica designazione grafica si indicava ad esempio con uno dei due simboli della Fig 2, sarà identificato come "21".

Fig. 2
Antica designazione grafica

Vi sono poi altre indicazioni, il n. 00 identifica la cavità orale in generale, mentre il n. 01 il mascellare superiore ed il n. 02 il mascellare inferiore (mandibola).

Abbiamo poi i sestanti, che dividono la bocca appunto in sei parti, il sestante n. 03 identifica l’area superiore che va dal primo premolare di destra fino all’ottavo di destra, il sestante n. 04 indica l’area superiore che si estende da canino a canino mentre il sestante n. 05 indica l’area che va dal primo premolare di sinistra fino all’ottavo di sinistra, lo stesso criterio lo si applica per i sentanti inferiori 06, 07 e 08.

3 Esempi
In conclusione, per fare un esempio pratico, il centrale superiore di destra verrà identificato ed indicato con il n. 11, mentre ad esempio il secondo premolare inferiore di sinistra sarà un 35, facendo un altro esempio ancora il dentino di latte laterale superiore di sinistra sarà un 62 e così via.

L’area dei premolari superiori di destra dove ad esempio è stata o deve essere operata una gengivectomia verrà indicata con il n. 03, nel caso fosse estesa ai frontali si indicherà tutto il quadrante (10) e così via per le altre aree in cui si interviene, si esegue una diagnosi o si eseguono comunque atti in cui è necessario identificare l’area specifica, od il dente, in maniera inequivocabile.





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