Luca Martinelli
L'Assistente di Studio Odontoiatrico (ASO)
Pubblicazione n. 33/1 - 12 Ottobre 2013
Prima parte
1. Premessa
L’assistente dentale, che nel corso del tempo ha preso
più o meno fantasiosi nomi come “l’infermiera del dentista”, “l’assistente del
dentista”, “la ragazza del dentista”, “la signorina” e così via, è colei che,
investita di fiducia dall’odontoiatra, gestisce una serie di attività dello
studio dentistico che vanno dalla semplice amministrazione fino a operazioni di
responsabilità come piccole manovre sul paziente, decontaminazione delle aree
di lavoro e sterilizzazione della strumentazione odontoiatrica.
Svolge cioè compiti di tipo amministrativo, operativo,
tecnico e di manutenzione.
Oggi il dentista non lavora più da solo, si è pian
piano delineato un modo di lavorare in team dove di esso fanno parte il
personale stesso dello studio ed i vari specialisti che spesso troviamo, come
l’igienista, l’ortodontista,
l’implantologo, ecc. a questi si aggiunge l’odontotecnico che pur non operando
direttamente in studio, o per lo meno così dovrebbe essere, è in strettissimo
rapporto con il team odontoiatrico per la realizzazione dei dispositivi medici
su misura.
Questo nuovo e più complesso modo di lavorare rende la
figura dell’assistente dentale, figura che già nel corso degli anni si è
trovata a dover fare da tramite fra il dentista, il laboratorio odontotecnico,
i fornitori e naturalmente i pazienti, ancor più importante per la corretta
gestione dello studio odontoiatrico.
Fino a non molti anni fa non esisteva una figura
professionale definita, riconosciuta, non vi era cioè un inquadramento
legislativo preciso dell’assistente dentale, così come non esisteva una “scuola
per assistenti dentali”, al massimo si potevano trovare corsi più o meno
diversi e più o meno professionalizzanti, le competenze, di solito, venivano
acquisite grazie alla formazione erogata dal proprio dentista che, giocoforza,
era limitata all’aspetto sanitario.
1.1 L’Assistente di Studio Odontoiatrico
Nel 2001 (9 gennaio) un Protocollo d’intesa firmato dall’ ANDI e dalle Organizzazioni
Sindacali sigla l’istituzione di un profilo professionale denominato
“Assistente di Studio Odontoiatrico”, con l’obiettivo di rispondere al meglio alla
necessità e all’interesse di qualificazione del personale dello studio e quindi
a fini della tutela della salute.
In
quel protocollo si delinea il profilo dell’ASO, in particolare si indica che
l’Assistente di Studio Odontoiatrico mette in atto le linee organizzative
dell’andamento generale dello studio dettate dall’odontoiatra e coadiuva quest’ultimo
nella sua attività lavorativa non solo odontoiatrica.
Naturalmente le sue mansioni sono
svolte alle dipendenze dell’odontoiatra, ovvero essa non può compiere alcuna
operazione in maniera autonoma.
Non vi è ancora un corso
di studi unico a livello nazionale, i corsi di qualifica vengono organizzati da
Regioni e/o Province, la cosa importante è che di fatto con questo protocollo nasce
la figura professionale dell’Assistente di Studio Odontoiatrico.
1.2 Le mansioni dell’ASO
L’ASO, come abbiamo
anticipato, svolge compiti di tipo amministrativo, operativo, tecnico e di
manutenzione.
Nel mansionario che
andremo a vedere si capisce che si tratta di compiti importanti che purtroppo
spesso non sono percepiti come tali dalla maggior parte delle persone che si relazionano
con l’Assistente, ma vediamoli.
1. Ricezione,
accoglienza e dimissione dei pazienti;
2. Gestione
appuntamenti;
3. Controllo e
aggiornamento dello schedario pazienti;
4. Rapporti con
fornitori e collaboratori esterni;
5. Svolgimento
delle quotidiane attività amministrative anche con tecnologia informatica;
6. Preparazione
dell’area di intervento clinico;
7. Assistenza
dell’operatore/i nell’esecuzione delle prestazioni;
8.
Manipolazione, preparazione, stoccaggio dei materiali dentali;
9. Riordino,
pulizia, disinfezione, sterilizzazione, preparazione e manutenzione dello
strumentario e delle attrezzature;
10.
Decontaminazione e disinfezione degli ambienti di lavoro;
11.
Archiviazione e catalogazione del materiale radiografico e iconografico dei
pazienti.
Dopo aver letto il mansionario, ci rendiamo conto che
si, forse è tutto meglio formalizzato, sono meglio individuate le operazioni da
compiere ma tutto sommato non si tratta di operazioni diverse da quelle che
molte assistenti hanno svolto fino ad oggi, operazioni tutte impegnative per le
quali è necessaria una conoscenza specifica, conoscenza e competenze che
venivano raggiunte solo dopo anni di esperienza lavorativa, di formazione e studio
volontario.
Possiamo terminare questa prima parte dicendo che
l’assistente dentale nel corso del tempo ha assunto un ruolo rilevante,
strategico ed è certo che nel futuro avrà sempre maggiore importanza per la sua
competenza ed impiego multidisciplinare indispensabile ad una corretta gestione
dello studio odontoiatrico.
Nel prossimo post vedremo i
quattro principali ruoli dell’ASO ed alcuni percorsi di formazione.
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