mercoledì 31 ottobre 2012

1 CLASSIFICAZIONE E PARTI PRINCIPALI DELLE SIRINGHE DENTALI A CARTUCCIA PER ANESTESIA


Luca Martinelli

Nozioni di base sulle siringhe dentali a cartuccia per anestesia

Pubblicazione n. 1 –  31 Ottobre 2012


1. CLASSIFICAZIONE E PARTI PRINCIPALI DELLE SIRINGHE DENTALI A CARTUCCIA PER ANESTESIA

Le siringhe dentali a cartuccia servono per eseguire l’anestesia locale.

I requisiti e metodi di prova delle siringhe sono indicati nella norma EN ISO 9997.

Le siringhe dentali a cartuccia sono così chiamate in quanto impiegano anestetico posto in una tubofiala che, per il suo aspetto, ricorda una cartuccia da arma da fuoco.

Con queste siringhe si eseguono anestesie intraorali del tipo:
1 per infiltrazione (sottomucosa, paraperiostica, intraossea, intraligamentosa, intrapapillare);
2    per conduzione (Tronculare o plessica).

1.1 Classificazione in base al tipo di aspirazione

Le siringhe dentali  a cartuccia sono classificate secondo i seguenti tipi:

Tipo 1: non aspiranti;

Peripress type


Fig. 1
Esempio di alcuni tipi di siringhe non aspiranti.



Tipo 2: aspiranti.

Tipo 2a: con aspirazione prodotta dallo stantuffo che tira dall'ago;
                              

Fig. 2
Esempio di alcuni tipi di siringhe aspiranti.



Gli agganci della siringa allo stantuffo in gomma della tubofiala sono molti per forma e tipo a seconda del fabbricante, la scelta deve poi essere effettuata dall’odontoiatra.


Fig. 3
Esempio di alcuni tipi di ancoraggio dello stantuffo della siringa per l'aggancio dello stantuffo in gomma della tubofiala.    

Tipo 2b: Con auto aspirazione prodotta dalla deflessione del diaframma in gomma della tubofiala.



Fig. 4
Esempio di alcuni tipi di siringhe autoaspiranti

                                     
Le siringhe possono portare tubofiale da 1,8 ml o, con una canna (tubetto dove si inserisce la cartuccia) e stantuffo più lunghi, tubofiale da 2,2 ml,  la filettatura dell’attacco per l’ago è una filettatura con sistema metrico, si possono anche trovare siringhe con puntale con filettatura misura “Imperial” (nome con il quale viene spesso indicata anche la siringa) ovvero con filettatura Whitworth; alcune hanno la possibilità di intercambiare il puntale.

1.2 Classificazione in base al tipo di caricamento
Esiste anche una classificazione secondo il tipo di caricamento della tubofiala come segue:
1- Siringhe a caricamento laterale;
Fig. 5
Esempio di alcune siringhe a caricamento laterale


1- Siringhe a   caricamento posteriore;

Fig. 6

Esempio di un tipo di siringa a caricamento posteriore

2- Siringhe a caricamento anteriore.

Fig. 7
Esempio di alcune siringhe a caricamento anteriore

Aldilà dei vari tipi di siringa, la scelta di un tipo al posto di un altro è condizionato dal tipo di anestesia che si deve effettuare.
Nel caso di anestesia per infiltrazione si possono utilizzare le siringhe a caricamento anteriore del tipo rappresentato nella Fig. 7 oltre che naturalmente tutte le altre siringhe.
Per l’anestesia per conduzione è necessaria una siringa con aspirazione e quindi tutte le siringhe che non permettono l’aspirazione sono da escludere.
1.3 Le parti principali della siringa
Fig. 8
Esempio di siringa aspirante


Fig. 9
Esempio di siringa autoaspirante

2. MATERIALE DI COSTRUZIONE
Generalmente le siringhe dentali a cartuccia sono fabbricate in ottone nichelato (in passato cromato) con parti in altri metalli, oggi si usa sempre di più l’acciaio inossidabile; in  genere un acciaio tipo AISI 303 o 304.
Alcune siringhe hanno particolari costruttivi come la presa per le dita ed il manico dello stantuffo colorati in nero, ottenuto mediante apposizione di depositi superficiali, o realizzati in materiale plastico (per lo più in polipropilene) come anche i tubetti di protezione (antiscoppio) della fiala.
Esistono tuttavia tipi di siringhe in materiale “plastico” solitamente monouso.
                                                  
Fig. 10
Esempio di siringa in materiale plastico.
                
3. INSERIMENTO DELLA TUBOFIALA NEI VARI TIPI DI SIRINGA
3.1 Siringhe a caricamento laterale
 Dopo aver arretrato lo stantuffo della siringa si inserisce la tubofiala e successivamente si inserisce l’ancoraggio dello stantuffo della siringa nello stantuffo in gomma della tubofiala; si inserisce poi l’ago nella siringa, lasciandolo coperto.




Fig. 11



3.2 Siringhe a caricamento posteriore
Si apre la cerniera della siringa e dopo aver piegato la canna si inserisce la tubofiala, dal lato della capsula in alluminio, si richiude la siringa e si allinea lo stantuffo proseguendo come nel caso precedente.
Si apre la cerniera della siringa e dopo aver piegato la canna si inserisce la tubofiala, dal lato della capsula in alluminio, si richiude la siringa e si allinea lo stantuffo proseguendo come nel caso precedente.
Fig. 12
3.3 Siringhe a caricamento anteriore
Si svita la canna della siringa, si inserisce la tubofiala e si riavvita la canna al manico; si spinge leggermente lo stantuffo e si inserisce l’ago.
Si ricorda che per le siringhe a “penna” prive del tasto di arretramento della cremagliera dello stantuffo quest’ultimo va completamente estratto dalla parte anteriore e poi reinserito dalla parte posteriore.
Per quanto concerne le siringhe a cremagliera va aggiunto che queste erogano un quantitativo “x” di anestetico ad ogni “click”.
Questo quantitativo non è lo stesso per tutte le siringhe (dipende dal fabbricante) poiché il quantitativo è determinato dalla distanza che lo stantuffo compie nella canna e quindi nella tubofiala.
Essendo note le dimensioni delle geometrie della cremagliera si potrebbe dividere la quantità di anestetico di una tubofiala per i “click” che una siringa riesce a fare ma indubbiamente la cosa migliore è avere l’informazione dal fabbricante; si consideri che in linea di massima i valori di anestetico erogato con una siringa a “pistola” possono essere circa 0,20 ml per “click” e circa 0,05 / 0,06 ml per le siringhe di tipo a “penna”.
Ovviamente questi valori cambiano da modello a modello la dove varia la geometria costruttiva, per questa ragione è importante reperire l’informazione dal fabbricante della siringa.

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