1. CLASSIFICAZIONE E PARTI
PRINCIPALI DELLE SIRINGHE DENTALI A CARTUCCIA PER ANESTESIA
Le siringhe dentali a cartuccia
servono per eseguire l’anestesia locale.
I requisiti e metodi di prova
delle siringhe sono indicati nella norma EN ISO 9997.
Le siringhe dentali a cartuccia
sono così chiamate in quanto impiegano anestetico posto in una tubofiala che,
per il suo aspetto, ricorda una cartuccia da arma da fuoco.
Con queste siringhe si eseguono
anestesie intraorali del tipo:
1 per infiltrazione (sottomucosa,
paraperiostica, intraossea, intraligamentosa, intrapapillare);
2 per conduzione (Tronculare o
plessica).
1.1 Classificazione in base al tipo di aspirazione
Le siringhe dentali a cartuccia sono classificate secondo i
seguenti tipi:
Tipo 1: non aspiranti;
Peripress type
Fig. 1
Esempio di alcuni tipi di siringhe non aspiranti.
Fig. 2
Esempio di alcuni tipi di siringhe aspiranti.
Gli agganci della siringa allo stantuffo in gomma della tubofiala sono molti per forma e tipo a seconda del fabbricante, la scelta deve poi essere effettuata dall’odontoiatra.
Fig. 3
Esempio di alcuni tipi di ancoraggio dello stantuffo della siringa per l'aggancio dello stantuffo in gomma della tubofiala.
Tipo 2b: Con auto aspirazione prodotta dalla deflessione del diaframma in gomma della tubofiala.
Fig. 4
Esempio di alcuni tipi di siringhe autoaspiranti
Le
siringhe possono portare tubofiale da 1,8 ml o, con una canna (tubetto dove si
inserisce la cartuccia) e stantuffo più lunghi, tubofiale da 2,2 ml, la filettatura dell’attacco per l’ago è una
filettatura con sistema metrico, si possono anche trovare siringhe con puntale
con filettatura misura “Imperial” (nome con il quale viene spesso indicata
anche la siringa) ovvero con filettatura Whitworth; alcune hanno la possibilità
di intercambiare il puntale.
1.2 Classificazione in base al
tipo di caricamento
Esiste
anche una classificazione secondo il tipo di caricamento della tubofiala come
segue:
1- Siringhe
a caricamento laterale;
Fig. 5
Esempio di alcune siringhe a caricamento laterale
1- Siringhe a caricamento posteriore;
Fig. 6
Esempio di un tipo di siringa a caricamento posteriore
2- Siringhe a caricamento anteriore.
Fig. 7
Esempio di alcune siringhe a caricamento anteriore
Aldilà
dei vari tipi di siringa, la scelta di un tipo al posto di un altro è
condizionato dal tipo di anestesia che si deve effettuare.
Nel
caso di anestesia per infiltrazione si possono utilizzare le siringhe a
caricamento anteriore del tipo rappresentato nella Fig. 7 oltre che
naturalmente tutte le altre siringhe.
Per
l’anestesia per conduzione è necessaria una siringa con aspirazione e quindi
tutte le siringhe che non permettono l’aspirazione sono da escludere.
1.3 Le parti principali della siringa
Fig. 8
Esempio di siringa aspirante
Fig. 9
Esempio di siringa autoaspirante
2. MATERIALE DI COSTRUZIONE
Generalmente
le siringhe dentali a cartuccia sono fabbricate in ottone nichelato (in passato
cromato) con parti in altri metalli, oggi si usa sempre di più l’acciaio
inossidabile; in genere un acciaio tipo AISI
303 o 304.
Alcune
siringhe hanno particolari costruttivi come la presa per le dita ed il manico dello
stantuffo colorati in nero, ottenuto mediante apposizione di depositi
superficiali, o realizzati in materiale plastico (per lo più in polipropilene)
come anche i tubetti di protezione (antiscoppio) della fiala.
Esistono
tuttavia tipi di siringhe in materiale “plastico” solitamente monouso.
Fig. 10
Esempio di siringa in materiale plastico.
3. INSERIMENTO DELLA TUBOFIALA
NEI VARI TIPI DI SIRINGA
3.1 Siringhe a caricamento
laterale
Fig. 11
3.2 Siringhe a caricamento
posteriore
Si
apre la cerniera della siringa e dopo aver piegato la canna si inserisce la
tubofiala, dal lato della capsula in alluminio, si richiude la siringa e si
allinea lo stantuffo proseguendo come nel caso precedente.
Si
apre la cerniera della siringa e dopo aver piegato la canna si inserisce la
tubofiala, dal lato della capsula in alluminio, si richiude la siringa e si
allinea lo stantuffo proseguendo come nel caso precedente.
Fig. 12
3.3 Siringhe a caricamento
anteriore
Si
svita la canna della siringa, si inserisce la tubofiala e si riavvita la canna
al manico; si spinge leggermente lo stantuffo e si inserisce l’ago.
Si ricorda che per le siringhe a “penna” prive del
tasto di arretramento della cremagliera dello stantuffo quest’ultimo va completamente
estratto dalla parte anteriore e poi reinserito dalla parte posteriore.
Per
quanto concerne le siringhe a cremagliera va aggiunto che queste erogano un
quantitativo “x” di anestetico ad ogni “click”.
Questo
quantitativo non è lo stesso per tutte le siringhe (dipende dal fabbricante)
poiché il quantitativo è determinato dalla distanza che lo stantuffo compie
nella canna e quindi nella tubofiala.
Essendo
note le dimensioni delle geometrie della cremagliera si potrebbe dividere la
quantità di anestetico di una tubofiala per i “click” che una siringa riesce a
fare ma indubbiamente la cosa migliore è avere l’informazione dal fabbricante;
si consideri che in linea di massima i valori di anestetico erogato con una
siringa a “pistola” possono essere circa 0,20 ml per “click” e circa 0,05 /
0,06 ml per le siringhe di tipo a “penna”.
Ovviamente
questi valori cambiano da modello a modello la dove varia la geometria
costruttiva, per questa ragione è importante reperire l’informazione dal
fabbricante della siringa.
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