domenica 23 febbraio 2020

CORONAVIRUS - RESPONSABILE DEL GRUPPO DI AUDIT DEGLI ORGANISMI NOTIFICATI


Il Testo Unico in materia di Salute e Sicurezza delle Lavoratrici e dei Lavoratori pone in capo al Responsabile del Gruppo di Audit (RGA) delle responsabilità specifiche.

Negli audit presso il fabbricante il RGA dell’Organismo Notificato (ON) assume il ruolo di preposto alla sicurezza.

Questo ruolo è spiegato piuttosto bene in un documento di Accredia nel quale viene delineato il profilo e le responsabilità del RGA nei confronti dei colleghi auditor (AA) che svolgono l’audit “in campo” insieme ad esso.

L’emergenza dichiarata dalle autorità nazionali relativa al Covid-19 impone di adottare comportamenti preventivi per la sicurezza delle persone ovvero dei lavoratori.

Almeno per le zone dove si trovano i casi di contagio (Es. Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Lazio) sarebbe opportuno che gli ON dessero immediatamente disposizioni relative alla sicurezza ai propri auditor non solo per la loro tutela ma anche per la tutela del personale delle aziende oggetto di audit.

Particolare attenzione dovrebbe quindi essere posta sia dagli ON sia dagli AA, che hanno comunque una responsabilità personale a prescindere da ipotetiche deroghe indicate dagli ON, alle disposizioni delle autorità locali (Regioni, Province e Comuni) adeguandosi ad esse senza alcuna deviazione.

Per la sicurezza degli AA, e del personale delle aziende soggette ad audit, è importante quindi che i RGA prendano visione e applichino tutte le attività e tutti i comportamenti non solo previsti dalle regole sulla sicurezza dei lavoratori ma anche e soprattutto le regole dettate dalle autorità circa i comportamenti da tenere in relazione al coronavirus. 

Per l’RGA non c’è in ballo solo il rischio sanitario ma anche una grande responsabilità oggettiva personale con tutte le possibili conseguenze del caso anche legali.

I dispositivi medici appartenenti alle classi di rischio Is, Im, IIa, IIb e III prevedono la certificazione di un organismo notificato. Se il fabbricante non ha il certificato dell’ON in corso di validità non può immettere in commercio i propri dispositivi medici.

Per questa ragione è altrettanto opportuno che gli ON chiedano alle autorità nazionali ed europee il comportamento da adottare (Es. audit off-site e non in campo) relativamente ai certificati che sono di prossima scadenza. Le aziende con certificato in scadenza che si trovassero all’interno dei cordoni sanitari non potrebbero infatti essere auditate “in campo”.

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