martedì 13 ottobre 2020

MASCHERINE CHIRURGICHE-PIEGHE

COME DEVONO ESSERE ORIENTATE 

LE PIEGHE DELLE MASCHERINE CHIRURGICHE?

Luca Martinelli

Pubblicazione del 13 ottobre 2020

1-PREMESSA

Ci sono arrivate molte richieste circa il corretto orientamento delle pieghe delle maschere facciali a uso medico (chiamate mascherine chirurgiche).

La norma tecnica di riferimento cui esse devono essere conformi (Norma EN 14683:2019 +AC Agosto 2019 - Maschere facciali a uso medico - Requisiti e metodi di prova) non fornisce indicazioni circa le esatte dimensioni, il numero delle pieghe e orientamento di esse.

Analisi dei rischi, esperienza e specifiche tecniche di istituti hanno creato delle prassi a cui riferirsi per le dimensioni delle mascherine, dimensioni, numero e orientamento delle pieghe, lacci, elastici, materiali, ecc.

 

2-SCOPO DELLA MASCHERINA E DELLE PIEGHE

La norma tecnica recita: La trasmissione di agenti infettivi durante le procedure chirurgiche nelle sale operatorie e in altre attività mediche può avvenire in diversi modi. Le fonti sono, ad esempio, nasi e bocche dei membri dell’equipe chirurgica. Il principale utilizzo previsto delle maschere facciali ad uso medico è quello di proteggere il paziente dagli agenti infettivi e, inoltre, in determinate circostanze, di proteggere chi le indossa da spruzzi di liquidi potenzialmente contaminati. Le maschere facciali ad uso medico possono anche essere destinate ad essere indossate dai pazienti e da altre persone per ridurre il rischio di diffusione delle infezioni, in particolare in situazioni epidemiche o pandemiche.

 

In proposito ricordiamo che le mascherine sono di tre tipi: tipoI, tipo II e tipo IIR.

Le differenze consistono nella capacità percentuale filtrante e nella resistenza agli spruzzi come segue:


 

Mascherina tipo I

Mascherina tipo II

Mascherina tipo IIR

Efficienza di filtrazione batterica (In %)

≥95

≥98

≥98

Pressione differenziale (In Pa/cm²)

<40

<40

<60

Pressione di resistenza agli spruzzi (Kpa)

Non richiesta

Non richiesta

≥16,0

Pulizia microbica (UFC/g)

≥30

≥30

≥30

La norma specifica inoltre che le maschere facciali ad uso medico di tipo I dovrebbero essere utilizzate solo per pazienti e per altre persone per ridurre il rischio di diffusione delle infezioni, in particolare in situazioni epidemiche o pandemiche. Le maschere di tipo I non sono destinate all’uso da parte di operatori sanitari in sala operatoria o in altre attività mediche con requisiti simili.

 

In conclusione lo scopo della mascherina è quello di impedire al soggetto che la indossa di emettere il suo respiro (potenzialmente contaminante) tal quale verso l’esterno, per questo la mascherina deve avere le capacità filtranti, oltre ad altri requisiti, stabilite dalla norma di riferimento.

 

Quando si indossa la mascherina le pieghe si distendono provocando un aumento della superficie della maschera, questo permette alla maschera di adattarsi nel miglior modo possibile al volto (naso bocca) dell’utilizzatore.

 

3-PROTEZIONE ANCHE DELL’UTILIZZATORE

Per quanto possibile la mascherina deve anche impedire che polvere o goccioline rimangano sull’esterno di essa poiché la contaminazione della mascherina potrebbe a sua volta infettare, in caso di contatto con il volto o con le mani, il soggetto che la indossa.

In particolare le goccioline potrebbero rimanere su di essa inumidendola aumentando così il rischio di contagio.

Va da sé che per prevenire questo fenomeno l’orientamento delle pieghe deve favorire questa capacità.

 

 

4-LE PIEGHE (plissettatura)

Prendiamo ad esempio le tegole di un qualsiasi tetto, vedremo che queste, per impedire che l’acqua e altri residui si fermino sul tetto, sono sovrapposte e orientate verso la fine del tetto, verso la grondaia.

Allo stesso modo delle tegole le pieghe della mascherine devono per quanto possibile impedire l’accumulo di povere e goccioline.

 


Una mascherina fabbricata correttamente dovrà quindi avere la plissettatura (pieghe) con andamento verso il basso come quella raffigurata nella foto 1 e il nasello in metallo per l’adattamento al naso sulla parte superiore.

 

L’orientamento delle pieghe verso l’alto (foto 3) favorisce l’accumulo di povere e goccioline nelle tasche create dalla piega verso l’alto facendo così aumentare il rischio di contagio.            

 



È tuttavia doveroso ricordare che l’orientamento delle pieghe non altera le caratteristiche prestazionali, come ad esempio la capacità di filtraggio, che devono comunque essere conformi alle norme di riferimento.

 

Nelle grandi emergenze vale sempre il concetto del “Piuttosto che niente, meglio piuttosto” ma se si può scegliere fra una mascherina con pieghe corrette e una mascherina con pieghe al contrario ovviamente si deve scegliere quella con le pieghe corrette.

Al contempo, una volta in possesso, si dovrebbe avvisare della difettosità il rivenditore e il fabbricante.

 

5-MASCHERINE MONOCOLORE

Come noto la faccia esterna della mascherina (Lato mondo o lato esterno) è quella parte che, durante l’uso, va potenzialmente a contatto con agenti infettanti. Per questa ragione viene raccomandato di non toccare con le mani la parte esterna della mascherina.

È possibile che durante una procedura o durante una semplice attività l’utilizzatore debba, per svariati motivi, togliersi e rimettersi la mascherina, per evitare che per errore si possa mettere la mascherina al contrario, dopo averla già prima indossata, la mascherina ha le due facce, esterna e interna, di due colori diversi.

Il lato esterno è prevalentemente azzurro o verde in varie tonalità ma in commercio se ne trovano di molti altri colori come, rosa, viola, con disegni, specie in ambito pediatrico, ecc.

Il lato che va in contatto con il viso è bianco.


 


La colorazione diversa delle due facce ha anche un altro scopo; evitare di indossare la mascherina nuova al “contrario” ovvero con le pieghe verso l’alto anziché verso il basso.

Nella foto 4 vediamo la faccia esterna della mascherina in azzurro con le pieghe verso il basso e la faccia interna, bianca, con le pieghe verso l’alto in quanto sono il lato opposto delle pieghe sulla faccia lato esterno.

È quindi difficile indossare la mascherina al contrario.

 

Com’è facilmente intuibile una mascherina monocolore, es. bianca come in foto 5, non permette una immediata individuazione del lato giusto da mettere a contatto con il volto.

 

Proprio a proposito delle mascherine monocolore sono arrivate segnalazioni circa immagini pubblicitarie di mascherine monocolore bianche nelle quali sono raffigurati operatori sanitari e cittadini che indossano la mascherina al contrario veicolando così un’informazione errata ai cittadini.

 

6-CONCLUSIONI

-L’orientamento corretto delle pieghe delle mascherine (plissettatura) è verso il basso;

-L’orientamento delle pieghe non inficia la capacità filtrante;

-L’orientamento errato delle pieghe favorisce l’accumulo di polvere e goccioline aumentando il rischio di contagio, rispetto alle mascherine con pieghe corrette, di chi indossa la mascherina;

-Nel caso che si ricevano mascherine con pieghe orientate in maniera errata è opportuno segnalarlo al rivenditore, alla scuola, alla farmacia o a chiunque abbia fornito il dispositivo e cambiare il dispositivo con uno corretto;

-Le mascherine monocolore aumentano il rischio di essere indossate al contrario;

-Nella scelta delle mascherine è opportuno scegliere mascherine con le pieghe orientate verso il basso e bicolore.

 

 

 

 

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