COME DEVONO ESSERE ORIENTATE
LE PIEGHE DELLE MASCHERINE CHIRURGICHE?
Luca
Martinelli
Pubblicazione del 13 ottobre 2020
1-PREMESSA
Ci sono arrivate molte richieste circa il corretto orientamento delle
pieghe delle maschere facciali a uso medico (chiamate mascherine chirurgiche).
La norma tecnica di riferimento cui esse devono essere conformi (Norma
EN 14683:2019 +AC Agosto 2019 - Maschere facciali a uso medico - Requisiti e
metodi di prova) non fornisce indicazioni circa le esatte dimensioni, il numero
delle pieghe e orientamento di esse.
Analisi dei rischi, esperienza e specifiche tecniche di istituti hanno
creato delle prassi a cui riferirsi per le dimensioni delle mascherine,
dimensioni, numero e orientamento delle pieghe, lacci, elastici, materiali,
ecc.
2-SCOPO DELLA MASCHERINA E DELLE PIEGHE
La norma tecnica recita: La trasmissione di agenti infettivi
durante le procedure chirurgiche nelle sale operatorie e in altre attività
mediche può avvenire in diversi modi. Le fonti sono, ad esempio, nasi e bocche
dei membri dell’equipe chirurgica. Il principale utilizzo previsto delle
maschere facciali ad uso medico è quello di proteggere il paziente dagli agenti
infettivi e, inoltre, in determinate circostanze, di proteggere chi le indossa
da spruzzi di liquidi potenzialmente contaminati. Le maschere facciali ad uso
medico possono anche essere destinate ad essere indossate dai pazienti e da
altre persone per ridurre il rischio di diffusione delle infezioni, in
particolare in situazioni epidemiche o pandemiche.
In proposito ricordiamo che le mascherine sono di tre tipi: tipoI,
tipo II e tipo IIR.
Le differenze consistono nella capacità percentuale filtrante e nella
resistenza agli spruzzi come segue:
|
Mascherina tipo I |
Mascherina tipo II |
Mascherina tipo IIR |
Efficienza di filtrazione batterica (In %) |
≥95 |
≥98 |
≥98 |
Pressione differenziale (In Pa/cm²) |
<40 |
<40 |
<60 |
Pressione di resistenza agli spruzzi (Kpa) |
Non richiesta |
Non richiesta |
≥16,0 |
Pulizia microbica (UFC/g) |
≥30 |
≥30 |
≥30 |
La norma specifica inoltre che le maschere facciali ad uso medico di tipo I dovrebbero essere utilizzate solo per pazienti e per altre persone per ridurre il rischio di diffusione delle infezioni, in particolare in situazioni epidemiche o pandemiche. Le maschere di tipo I non sono destinate all’uso da parte di operatori sanitari in sala operatoria o in altre attività mediche con requisiti simili.
In conclusione lo scopo della mascherina è quello di impedire al
soggetto che la indossa di emettere il suo respiro (potenzialmente contaminante)
tal quale verso l’esterno, per questo la mascherina deve avere le capacità
filtranti, oltre ad altri requisiti, stabilite dalla norma di riferimento.
Quando si indossa la mascherina le pieghe si distendono provocando un
aumento della superficie della maschera, questo permette alla maschera di
adattarsi nel miglior modo possibile al volto (naso bocca) dell’utilizzatore.
3-PROTEZIONE ANCHE DELL’UTILIZZATORE
Per quanto possibile la mascherina deve anche impedire che polvere o
goccioline rimangano sull’esterno di essa poiché la contaminazione della
mascherina potrebbe a sua volta infettare, in caso di contatto con il volto o
con le mani, il soggetto che la indossa.
In particolare le goccioline potrebbero rimanere su di essa
inumidendola aumentando così il rischio di contagio.
Va da sé che per prevenire questo fenomeno l’orientamento delle pieghe
deve favorire questa capacità.
4-LE PIEGHE (plissettatura)
Prendiamo ad esempio le tegole di un qualsiasi tetto, vedremo che
queste, per impedire che l’acqua e altri residui si fermino sul tetto, sono
sovrapposte e orientate verso la fine del tetto, verso la grondaia.
Allo stesso modo delle tegole le pieghe
della mascherine devono per quanto possibile impedire l’accumulo di povere e
goccioline.
Una mascherina fabbricata correttamente dovrà quindi avere la
plissettatura (pieghe) con andamento verso il basso come quella raffigurata
nella foto 1 e il nasello in metallo per l’adattamento al naso sulla parte
superiore.
L’orientamento delle pieghe verso l’alto
(foto 3) favorisce l’accumulo di povere e goccioline nelle tasche create dalla
piega verso l’alto facendo così aumentare il rischio di contagio.
È tuttavia doveroso ricordare che l’orientamento delle pieghe non
altera le caratteristiche prestazionali, come ad esempio la capacità di
filtraggio, che devono comunque essere conformi alle norme di riferimento.
Nelle grandi emergenze vale sempre il concetto del “Piuttosto che
niente, meglio piuttosto” ma se si può scegliere fra una mascherina con pieghe
corrette e una mascherina con pieghe al contrario ovviamente si deve scegliere
quella con le pieghe corrette.
Al contempo, una volta in possesso, si dovrebbe avvisare della
difettosità il rivenditore e il fabbricante.
5-MASCHERINE MONOCOLORE
Come noto la faccia esterna della mascherina (Lato mondo o lato
esterno) è quella parte che, durante l’uso, va potenzialmente a contatto con
agenti infettanti. Per questa ragione viene raccomandato di non toccare con le
mani la parte esterna della mascherina.
È possibile che durante una procedura o durante una semplice attività
l’utilizzatore debba, per svariati motivi, togliersi e rimettersi la
mascherina, per evitare che per errore si possa mettere la mascherina al
contrario, dopo averla già prima indossata, la mascherina ha le due facce,
esterna e interna, di due colori diversi.
Il lato esterno è prevalentemente azzurro o verde in varie tonalità ma
in commercio se ne trovano di molti altri colori come, rosa, viola, con
disegni, specie in ambito pediatrico, ecc.
Il lato che va in contatto con il viso è bianco.
La colorazione diversa delle due
facce ha anche un altro scopo; evitare di indossare la mascherina nuova al
“contrario” ovvero con le pieghe verso l’alto anziché verso il
basso.
Nella foto 4 vediamo la faccia esterna della mascherina in azzurro con
le pieghe verso il basso e la faccia interna, bianca, con le pieghe verso
l’alto in quanto sono il lato opposto delle pieghe sulla faccia lato esterno.
È quindi difficile indossare la mascherina al contrario.
Com’è facilmente intuibile una mascherina monocolore, es. bianca come
in foto 5, non permette una immediata individuazione del lato giusto da mettere
a contatto con il volto.
Proprio a proposito delle mascherine monocolore sono arrivate
segnalazioni circa immagini pubblicitarie di mascherine monocolore bianche
nelle quali sono raffigurati operatori sanitari e cittadini che indossano la
mascherina al contrario veicolando così un’informazione errata ai cittadini.
6-CONCLUSIONI
-L’orientamento corretto delle pieghe delle mascherine (plissettatura)
è verso il basso;
-L’orientamento delle pieghe non inficia la capacità filtrante;
-L’orientamento errato delle pieghe favorisce l’accumulo di polvere e
goccioline aumentando il rischio di contagio, rispetto alle mascherine con
pieghe corrette, di chi indossa la mascherina;
-Nel caso che si ricevano mascherine con pieghe orientate in maniera
errata è opportuno segnalarlo al rivenditore, alla scuola, alla farmacia o a
chiunque abbia fornito il dispositivo e cambiare il dispositivo con uno
corretto;
-Le mascherine monocolore aumentano il rischio di essere indossate al
contrario;
-Nella scelta delle mascherine è opportuno scegliere mascherine con le
pieghe orientate verso il basso e bicolore.
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